Il romanzo s’incentra sulla storia di Silvana, sul rapporto tormentato con il padre che nasce e si sviluppa tra contraddizioni, incomprensioni, incomunicabilità. Le contraddizioni rivestono l’atteggiamento paterno, tenero, accomodante, “amico”nella prima infanzia. Educatore intransigente, severo, regole, valori, principi morali da rispettare nell’adolescenza. Le incomprensioni nascono quando Silvana manifesta la volontà di lavorare per mantenersi agli studi, il desiderio di emancipazione che solo il lavoro può affermare. L’incomunicabilità, quando Silvana travolge tutto il castello di valori, principi morali, regole rigide, e si lega sentimentalmente a un uomo sposato provocando l’ira, la delusione, una barriera con il genitore, che rompe ogni rapporto chiudendosi in una coltre di silenzio. Silvana si afferma nella vita sociale, la determinazione, forza di volontà, l’orgoglio, sono le virtù che emergeranno nella carriera di avvocato. Avrà successo anche nell’amore, il bellissimo pittore lascia la vita agiata, la moglie ereditiera per lei, diventerà un pittore affermato, un amante fedele. Il nemico, l’uomo odiato che gli ha portato via la figlia, la causa del disonore, sarà l’artefice della riconciliazione. Un quadro che rappresenta un giovane papà che tiene per mano una bimba bionda in riva al mare, l’immagine che in tutti quegli anni è stata presente negli occhi di Silvana, avrà la forza dirompente di scardinare l’orgoglio, le incomprensioni la barriera innalzata tra padre e figlia. Crollerà l’incomunicabilità, perché più delle parole quel quadro parla e racconta di un’infanzia felice.