Quello di Carlo, protagonista del racconto, è un mondo antico e magico, pullulante di ricordi: “Somiglia la nostra vita a un fiume che prima di arrivare alla foce ha visto specchiarsi nelle sue acque albe radiose, tramonti infuocati, notti stellate; ha attraversato sentieri a tratti regolari e a tratti scoscesi e tortuosi, valli solitarie e boschi rigogliosi…” Ma, tra i vividi colori della memoria, i pensieri si ammantano di una luce nuova e trionfa il desiderio di vivere la bellezza dell’attimo fuggente.