Questo racconto è la storia di una o più verità… Forse non realmente accadute. Spesso la verità è la peggior arma difensiva verso quel menefreghismo che si è sviluppato nei secoli di storia nell’ego dell’uomo, nella miopia di chi, nel silenzio, ha edificato un dogma per non compromettere il delicato equilibrio di una vita “tranquilla”; per non subire negazioni a probabili clientelismi senza i quali potrebbero compromettersi il presente e il futuro. Alcuni valori come passione, lealtà e onestà, dovrebbero essere presenti nel DNA dell’uomo, quello stesso “uomo” che, per paura della verità, non riesce a identificarli, né tanto meno a esternarli. La vita è scandita dal ritmo bieco del qualunquismo, dell’odio e della sete di potere: negare la verità è un limite della nostra mente. Fin dal primo giorno di vita troppe sono le bugie che ci vengono raccontate: alcune per non pregiudicare l’infanzia, altre per “preservarla”, ma inesorabilmente, nel trascorrere degli anni, le negazioni del vero palesano traumi psicologicamente aberranti. La verità è il rispetto verso il prossimo, ma creerà un conflitto con chi eternamente è bugiardo.