Nella Genova dei primi anni ’60 vivono Amina e Fabrizio, quasi 20 anni lui, 18 compiuti lei, fidanzati e minorenni per le leggi dell’epoca. Amina è vergine ma arde dal desiderio di concedersi a lui, che però non prende mai l’iniziativa. Orgogliosa di natura, aspetta che sia il ragazzo a fare il primo passo. Quando comincia a credere che Fabrizio non la desideri abbastanza, questi decide di rompere gli indugi e finalmente i due giovani fanno l’amore. La ragazza vorrebbe legarsi al suo amante per la vita; anch’egli lo desidera. I due avrebbero intenzione di sposarsi, ma la loro minore età e la probabile contrarietà della famiglia di lei lo impedisce. Seguendo i consigli di Elisa, disinibita compagna di classe e miglior amica di Amina, i due fidanzati progettano un piano per costringere i loro genitori a lasciarli sposare. Fa da contorno alla trama la vita familiare di Amina, con un padre rigido, una madre tranquilla ed una sorella maggiore sveglia e molto intraprendente. In sottofondo, le esperienze sessuali delle ragazze diciottenni di una 3^ Liceo Classico, i capricci saffici di alcune di loro, l’immaturità dei loro coetanei maschi.