Lasciai per la prima volta la mia città all’età di diciassette anni, ritornai a Napoli dopo un anno. All’età di diciannove entrai nell’Arma e per altri sette anni girai l’Italia. Nel 1975 lasciai i Carabinieri e andai a Milano in una grande azienda. Trasferito a Napoli ci restai per altri nove anni poi fui trasferito in Sicilia. Sulla nave che mi portava a Palermo, guardavo il Golfo che si allontanava e mentre divoravo il consueto panino salcicce e friarielli, un groppo mi stringeva la gola. Sapevo che non ci sarei più tornato a vivere e che mi aspettavano delle cruenti battaglie, contro il male affare aziendale. I Siciliani in genere sono brave persone, accoglienti, simpatici, amanti come noi partenopei della buona cucina, del mare, della musica, ma anche tra di loro si annidano serpenti ai quali non sono riuscito a schiacciare la testa.