Siena - Bucarest - Sofia. Da queste realtà così distanti fra loro, prendono avvio le vicende che finiranno per stravolgere l’esistenza di Georgi. Amori insoddisfatti ed inconfessabili passioni interferiscono con le intricate vicende di spionaggio che Sonia e Spartaco, impegnati nel capitalizzare i loro intrighi, sembrano neppure percepire. Nel turbinio degli eventi, solo Veska sembra conservare una realistica visione dell’effimera realtà della vita: “Spero proprio che non mi maritino giovine perché possa ancora girare, perché possa ancora indossare svolazzanti vestiti bianchi, perché possa sciogliere ancora i capelli, come il pavone le penne; spero proprio che non mi addolorino giovane, perché voglio ancora cantare come il cuculo a primavera...”