E fu sì che questi sette personaggi tutto d’un colpo si sono ritrovati più che sessantenni, ma con ancora dentro la voglia di divertirsi e di combinare “bischerate” come da giovani. Si tratta di sette buontemponi toscani, ma con alle mani una prestigiosa vita professionale (anche se da contribuenti dello Stato passeranno ad essere ben presto contribuiti da Esso) e con una normale – si fa per dire – vita familiare: con tanto di moglie, figli, eccetera, dove anche qui non tutto fila dritto come dovrebbe. È la storia di questi grandi amici per la pelle, legati sì dal calendario del tempo che li ha sempre visti insieme sin da ragazzini (e quando mai sono cresciuti…?), ma anche e soprattutto da un contagioso e incurabile morbillo fatto di metodicità nel fare dispetti ai danni di loro stessi e soprattutto del prossimo, coltivando in sé un totale menefreghismo nei riguardi dei giudizi della gente. Si tratta di sregolati soggetti, della serie meglio perderli che trovarli…, che forse hanno davvero capito proprio loro il senso della vita e come viverla in questo funesto e triste mondo; e che sono l’invidia di certi rettori, tanto nella professione che nella vita, che si permettono d’esternare infami commenti nei loro riguardi, ma che poi in realtà dentro di sé muoiono perché vorrebbero essere come loro. È una divertente storia ricca di sorprese e di “zizzaniate” che va piacevolmente letta e gustata.
Veramente divertente
Un libro sporitoso,edho avuto il piacere di avere nel mio programma radiofonico Roberto Fiordi,persona squisita e frizzante....Consiglio a tutti di legggere il suo racconto.....Salutia tutti e.....In bocca al lupo Roby....