Le circostanze in cui ci siamo trovati tutti in questi ultimi anni a causa della pandemia hanno reso favorevole il mio tempo per la stesura di un libro autobiografico che è stato per me liberatorio, nel permettermi di condividere episodi “particolari” e “incontri speciali” avuti nella mia vita attuale, sulla scia del primo libro “Ella e l’Albero di Mira” pubblicato nel 2020, biografia velata e romanzata della mia “identità interiore”. Sono partita dal punto in cui mi trovo oggi, dalla maturità e dall’equilibrio acquisito con il trascorrere degli anni, interrogandomi su come ho potuto da bambina che non sapeva mentire, essermi integrata in un gruppo di coetanei dove le bugie per i bambini rappresentano una fase evolutiva normale e fisiologica? Non è stato facile costruire il mio spazio segreto, in cui analizzare le esperienze e gli eventi inspiegabili che si verificavano parallelamente alla mia crescita fisica e psicologica, arricchendola di domande in cerca di risposte, di curiosità, sentimenti ed emozioni, taciuti per paura di mostrare un’indole mistica di cui mi vergognano perché sconosciuta. La mia voce pensante, che riconosco ancora oggi essere senza tempo, ha custodito negli anni i ricordi più significativi tenendoli in vita perché non trovavano una spiegazione logica essendo in perenne attesa di dare un senso a tutto quanto. L’Arte è stata la sola via terapeutica concessami da una società e un tempo storico in cui in famiglia andare in analisi era sinonimo di disturbo mentale, avallata dalla mia ricerca esistenziale e desiderosa di esprimersi con ogni mezzo mi ha arricchito di consapevolezza, permettendomi di giungere a conoscere me stessa.