Hoffenheim, 2020. Il mondo si prepara ad accogliere una delle più grandi scoperte mediche che il genere umano abbia mai portato a termine. Ma il male si opporrà al prodigio dell’uomo: Mattew ne sarà testimone nel suo estremo tentativo di salvare Alfred, nel suo vagare nel vuoto per sfuggire l’inconsistente, per scappare da un nemico invisibile; i suoi dubbi, il suo non saper dare una risposta ai tanti perché che si porrà, condenseranno in delle riflessioni sulla natura di un uomo troppo avvinghiato ai propri interessi da pensare di salvare i propri simili. Inganni, fughe, omicidi, una storia d’amore da brividi, un finale mozzafiato; gli ingredienti per leggere un romanzo di qualità ci sono tutti. Un racconto che si inserisce nella tradizione del “romanzo storico” e ne prende tutta la polpa del genere: una storia vero-simile, piena di spunti di riflessione, che si nutre di invenzione in un contesto probabile, tanto vicino a noi da sentirlo nostro. In uno scenario in cui si profila l’infinito scontro tra bene e male, questa volta saranno entrambi a prevalere.
Il libro è stupendo. Soprattutto quando passa dalla prosa alla poesia, l'attenzione focalizzata sulla natura dell'uomo piuttosto che su quello che fa. Gaetano è bravissimo in questo tipo di cose e andrà avanti, lo so. Sentiremo parlare ancora di lui.
La trama sembra essere quella di un thriller post moderno, ma mai come in quedto caso tale definizione potrebbe rivelarsi riduttiva. In ogni caso se ne consiglia la lettura...