Considerato dalla stampa internazionale e dalle forze dell’ordine tra gli hacker e ingegneri sociali più temuti degli ultimi decenni, Fabbri ha accumulato una fortuna violando i sistemi informatici più inaccessibili di banche e governi. Dopo avere scontato più di dieci anni di carcere, con due fughe e una vita da brividi, ha scritto questo libro durante le varie detenzioni. Il libro narra la Sua storia, la Sua vita. L’autore racconta nei dettagli molte delle violazioni di sistemi e dei reati commessi, descrive il suo lavoro per i Servizi di Informazione e le tecniche utilizzate e, cosa importante, ci svela come difendersi da esse e come prevenirle. Racconta di come è arrivato ad essere ciò che è fin dall’infanzia, un’infanzia difficile e dura. L’autore conclude il suo interessante volume commovendo il lettore, fino alle lacrime: “Non mi lamento per quando ho sofferto, perché mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Porto le mie cicatrici come medaglie, perché ho provato che solamente quando arrivi all’osso ti è possibile comprendere quale sia il corretto ordine che meritano le cose intorno a te. Il recupero degli affetti, della famiglia, degli amici, il recupero prezioso della libertà, che dà un senso vero alla vita, e il recupero di un corretto rapporto con la società avvengono attraverso la riscoperta del valore della speranza, l’unica che non delude mai l’uomo.”
Letto una parte di libro chissà se avrà menzionato di chi l'avrà aiutato oppure si è dimenticato