“Orizzonti” è una storia d’amore per lo sconfinato “lontano” dello spazio, delle stelle e del tempo, e per il “vicino” degli umani, terreni confini. Quindi è un libro nel quale per un verso si cerca un senso e, perché no, qualche insegnamento in molta Fanta accompagnata da frammenti e non più che frammenti di Scienza. Ed è un libro, per altro verso, nel quale si mescolano storie della Politica, dell’Economia, e di persone, e di luoghi. Ma ciò che più conta – se ricordate la struggente canzone “Il vecchio e il bambino” di Francesco Guccini – “Orizzonti” è la storia di un vecchio e un bambino che “si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera”. Solo che, nel caso nostro, il vecchio e il bambino sono la stessa persona: il vecchio che è oggi e il bambino che fu.