Questo libro parla della MALAVITA in generale perché, secondo l’autore, la camorra, la “ ’ndrangheta ”, la mafia, ecc., non sono altro che aggettivi qualificativi associati al tipo di malavita che si conduce. A mio parere, la malavita deriverebbe da un senso di insoddisfazione personale verso quel tran tran quotidiano del vivere civile, come una forma di contestazione a una consuetudine. Tutti, essendo stati creati da una sola Mente, potremmo essere potenziali malavitosi o perbenisti, proprio come una bilancia che pende ora da un lato ora dall’altro, perdendo la sua stabilità. Quindi, da curiosi, buona e proficua lettura.
“Si combatte con le armi, si sconfigge con la LEGALITÀ”