La vita, l’universo: disegno o casualità? Un quesito rimasto da millenni nel dominio di metafisica, religioni e filosofia, dove l’intelletto umano può arrivare a narrazioni che non hanno bisogno di riscontri concreti, misurabili, palpabili. La fisica vede il mondo reale, presente, passato e futuro, attraverso il metodo scientifico galileiano. Può sbagliare, ma nel tempo ha dimostrato che è in grado di correggere i propri errori. La fede, invece, è uno stato d’animo supportato da eventi storici tramandati dagli scritti nei millenni, quindi tradotti, interpretati e manipolati dall’uomo. Nel saggio si esamina lo stato attuale di conoscenza dell’universo e della vita dal punto di vista scientifico, ma con riferimenti alla visione religiosa degli argomenti topici, senza pretendere di conciliarli. Non è un confronto diretto tra scienza e fede perché si tratta di due modi di vedere il mondo che si pongono su livelli diversi, inconfrontabili! Fede e scienza, sotto certi aspetti, possono essere in disaccordo, ma possono anche coesistere, senza compromettere il fine ultimo: avvicinarsi alla verità.