In un’epoca travagliata Gregorio Magno scrive un lungo e poderoso commento al libro di Giobbe, che ha caratterizzato l’esegesi, l’etica e la spiritualità del mondo medievale. L’autore cerca di ricostruire – nelle trame spesso intricate dell’esegesi gregoriana – la possibilità di una filosofia dell’esperienza cristiana che si adegui anche al clima culturale contemporaneo.