Lord Smile, nel suo libro Storia Profonda, afferma che la concezione dell’inizio della storia, basata sull’invenzione della scrittura e sulla nascita della civiltà, risente ancora oggi della datazione proveniente dal quadro religioso ebraico–cristiano. Diversi studi sul cervello, come quello di Jarred Diamond, ci permettono ora di studiare l’evoluzione dell’essere umano in una prospettiva che tiene conto di tutti quei fattori che hanno modellato i nostri comportamenti. Attraverso i metodi di datazione delle rocce e dei fossili, possiamo ipotizzare gli eventi che hanno caratterizzato le ere del nostro pianeta. Le attuali capacità tecnologiche consentono di elaborare precise mappe cerebrali dove si sviluppano le funzioni razionali, sensitive, motorie, emozionali, istintive. Secondo la teoria del Gene Egoista di R. Dawkins, l’unica forza a cui l’organismo obbedisce istintivamente è la sopravvivenza. In tal senso il DNA costruisce il nostro corpo adattandolo, quando necessario, per superare gli ostacoli al suo sviluppo. Ogni individuo, perciò, ha in se la forza che si identifica con la sopravvivenza, “Dio” a cui obbedire. In tale prospettiva, la ragione e l’istinto sono strumenti del DNA.
Come conciliare Ateismo e Religione attraverso la genetica forza di sopravvivenza!
Un saggio ben scritto e molto interessante che spazia varie tematiche attuali e apre a un mondo di spunti di riflessione e di approfondimento. Sicuramente da leggere!
Sto leggendo questo saggio. Con attenzione ed interesse. Perche' affronta questioni fondamentali,spesso divisorie. In questo approccio invece c'è il tentativo di dare una interpretazione che riporta alla unicità di un patrimonio che la scienza ha esplorato in gran parte: il DNA. Che è individuale e quindi unico per ciascuna e ciascuno.
Avevo già letto il tuo manufatto, caro Domenico, Mimmo x gli amici. Condivido molti concetti espressi nel tuo elaborato, ma non l’impianto complessivo. Sai che la mia chiave di lettura sulla nostra esistenza è diversa. Comunque complimenti x questo tuo lavoro “letterario”. Vincenzo Fortunato