I libri e le notizie sensazionalistiche su Gesù di Nazareth si moltiplicano senza tregua. Fino a che punto ciò che leggiamo negli scritti canonici e ci viene tramandato anche da fonti a essi esterne corrisponde al suo insegnamento e alla sua autocomprensione? Che cosa voleva veramente? Quali furono i suoi rapporti con gli occupanti romani e con Giovanni Battista? Cosa sappiamo della sua famiglia, degli apostoli e dei suoi rapporti con Maria Maddalena? Quali furono i capi di imputazione del più famoso processo della storia? Chi furono i responsabili della sua morte violenta? Gesù è l’ebreo del suo tempo di cui sappiamo di più, ma solo negli ultimi sessant’anni, e da una ristretta cerchia di studiosi, si è cominciato a descrivere questa personalità eccezionale calandola nel suo mondo politico, culturale e linguistico. Questo racconto può avere di stupefacente solamente l’inserimento, anche alla luce di recenti scoperte, della figura del Nazareno nelle contraddizioni e nelle lotte di potere della Palestina in cui visse.
Rispetto alla prima edizione la premessa è stata molto ampliata. È stata aggiunta poi un’ulteriore indagine sull’esatto anno di nascita di Gesù e una discussione circa la individuazione della data dell’Ultima Cena. Ancora è stato inserito un intervento circa l’attribuzione della prima lettera ai Corinzi e sulle altre di San Paolo. Infine, si trova una nota riguardo la sindone di Torino e si legge una brevissima descrizione del reale aspetto fisico di Gesù, forse l’unica, tramandatoci da San Giustino martire, romano-palestinese, appartenente alla seconda generazione post-apostolica