Nell’era in cui la tecnologia diventa sempre più invadente e obbliga a modificare con sempre maggiore velocità i processi lavorativi, il “mestiere” di Manager merita una profonda riflessione. Se è vero che la rete e gli altri strumenti entrati nell’uso quotidiano hanno ampliato a dismisura la disponibilità delle informazioni, accelerandone la fruibilità, è anche vero che hanno introdotto nuovi modelli di comportamento che non sempre determinano maggiore efficienza, ma anzi spesso generano perdite di tempo, approssimazione e superficialità nell’organizzazione del lavoro, nonché riverberi nelle relazioni personali e nella comunicazione scritta e parlata. Fare oggi il Manager richiede un approccio diverso dal noto modello arrogante e autoritario, capace solo di demotivare le risorse e di disperdere efficienza; data la rapidità con cui i cambiamenti avvengono nel mondo del lavoro e la necessità di adeguarsi repentinamente ai nuovi sviluppi tecnologici e commerciali, è indispensabile adottare comportamenti in grado di coinvolgere pienamente le risorse, di incrementare l’efficacia nel raggiungimento dei risultati e di rendere soddisfatti e motivati tutti i partecipanti al processo produttivo.