Nel suo racconto, la signora Gina narra delle drammatiche vicende accadute negli anni quaranta, degli orrori delle Foibe, dei lavori forzati e di altri eventi tristi che hanno fatto la storia dell’Istria. Non c’è astio, né voglia di rivincita nel suo racconto, ma solo il desiderio di ridare dignità a quanti, per circostanze avverse della vita, si sono trovati a subire terribili violenze.
“Un popolo che non ha memoria del suo passato non ha speranza del suo futuro”.