In ogni luogo dell'Antico Egitto le sepolture, i sarcofagi e i templi risultano autentiche mappe del cielo. Con la presente indagine è possibile risalire, per inciso in maniera esatta, alle proporzioni e alle dimensioni edili di qualsivo-glia monumento. Vincendo la diffidenza dell'alone magico scaturito dai miti pagani, ci si accorge che il sentimento dell'eternità impresso nella edilizia sacra nacque da alcuni rapporti , che non mutano mai al trascorrere dei mil-lenni, intercorrenti tra le oscillazioni annuali del sorgere e del mezzogiorno degli astri secondo una peculiare località dell'osservatore. La mummia del re affronta un viaggio in un ambiente reale che è lo stesso cosmo ispiratore dell'Arca di Noè, del Diluvio Universale, del Sentiero di Erodoto, dell'Arca dell'Alleanza, del tortuoso percorso dell'Esodo, del signi-ficato dei quattro cavalieri dell'Apocalisse, del Tempio di Gerusalemme, della Pietra Cubica islamica, del peccato di Eva, del numero 13 dell'Ultima Cena, della croce ansata, ecc.. L'epopea di Osiride, famoso per le sue due morti e due rinascite, fu lo sti-molo al preludio del Cristianesimo e dell'Islamismo. Grazie a re Snofru, in-ventore in assoluto della piramide liscia a punta, l'odierna civiltà occidentale è in grado di intuire i concetti arcani della circoncisione, del battesimo, della pietà, della bestemmia, dell'inumazione dei cadaveri, della resurrezione della carne, dell'infinito, del vampirismo e del cannibalismo commensale tutt'oggi presente nell'allegoria di alcuni rituali religiosi dei monoteisti.