Caro Vito, ho avuto modo di vedere bene la pubblicazione e devo dire che non solo mi è parsa ben curata, ma è il frutto di una meticolosità da parte dei tuoi collaboratori che mi ha colpito. Quindi una lode a tutti e spero che voi possiate continuare nella vostra opera di offrire a tanti la possibilità di vedere pubblicati propri scritti, anche se non sono immediatamente in grado di venire incontro alle giuse esigenze dell'editoria meno conosciuta. Ad Maiora! Sinceramente di cuore, Antonio gimelli.
"Antonio Arnaldo Gimelli, nato a Piavola di Mercato Saraceno (FC) il 12/05/1947, da famiglia numerosa, che contava già cinque maschi e due femmine al suo arrivo fra le colline del paese natio. Ben presto orfano di padre , quale ultimo nato è coccolato da tutti; manifesta un’indole buona, ma anche quella di discolo e scavezzacollo, facendo arrabbiare spesso la madre, che, poveretta, aveva ben altro a cui pensare. Sia come sia, si mostra da subito volenteroso a scuola , ottenendo buoni voti (non nelle materie scientifiche, suo tallone d’Achille ). Su indicazione del parroco del paese viene indirizzato al collegio-seminario dei Frati Minori Conventuali di Longiano (FC) per completare gli studi e intraprendere un percorso che “ dovrebbe ” portarlo al sacerdozio. Prima a Longiano e poi a Faenza arriva fino alla quarta ginnasio, ma esce dal convento con il solo diploma di terza media ed una età in cui in genere si sono già completate le medie superiori. Non portato per i lavori manuali, decide di continuare a studiare per diventare maestro elementare e si iscrive all’Istituto Magistrale “Valfredo Carducci“ di Forlimpopoli, dove nell’estate del 1969 consegue la maturità magistrale, dopo un anno passato a contestare tutto. Decide di iscriversi alla Facoltà di Magistero di Bologna, ma ben presto viene chiamato a diventare funzionario del PCI di Cesena, quale responsabile della organizzazione prima e di vari settori ( scuola, sanità, ecc.) poi, arrivando nel 1975 ad essere eletto Vice-Presidente della C. F. C. della Federazione di Forlì. Nello stesso anno sbatte la porta dando le dimissioni e inizia a fare diversi lavori, quasi sempre all’interno del movimento cooperativo in Emilia Romagna, fino a quando nel 1986 opta per il settore privato in un gruppo economico - finanziario in Provincia di Reggio Emilia, lontano dall’amata Romagna. Sposato in tarda età con una meravigliosa, giovane donna di origine marocchina, hanno una figlia che è l’orgoglio di papà. Accanito lettore di libri e racconti gialli, difficilmente lo trovi senza un libro in mano ( finora ne ha catalogati quasi 650).