Dopo aver fatto una “amara” esperienza con l’editore del mio primo romanzo: Incantesimi del Caleidoscopio, sono rimasta incredula sulla Vostra impeccabile professionalità, la bella pubblicazione di “SE…”, con la relativa esauriente pagina Internet. Mi hanno fatto molto piacere; la vostra serietà nel mantenere gli accordi presi, la disponibilità per variazioni e altro, la precisione ed anche la “celerità”, cosa molto rara al giorno d’oggi. Complimenti a Vito Pacelli e tutto il suo staff, anche per il bellissimo booktrailer, che in meno di un mese mi ha messo nella condizione di chiedere una ristampa. Grazie a tutti! Dory Terraneo
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L’autrice, da tempo trasferitasi a Forte dei Marmi, nasce a Milano e in questa città si forma culturalmente e vive le sue esperienze lavorative, dapprima nel settore assicurativo e poi in quello turistico. Da tempo si dedica alla poesia ma, sia per la sua riservatezza che per la raffinata sensibilità, è conosciuta solo da parte di una ristretta cerchia di estimatori. Con “Incantesimi del caleidoscopio” si presenta per la prima volta (anno 2007) ad un pubblico più vasto che apprezza l’opera originale e composita in cui pagine di diario, lettere, citazioni e riflessioni filosofico-esistenziali si alternano a resoconti di viaggi, amicizie e amori, unitamente a situazioni bizzarre e talvolta umoristiche. L’autrice ha il pregio di utilizzare uno stile scorrevole che attinge alla contemporaneità ma risulta al contempo ricco, nella sua apparente naturalezza, di fermenti morali che hanno sempre caratterizzato il meglio della tradizione letteraria. Non ci si può non affezionare alla protagonista, la simpatica e coraggiosa giovane Fabiana che ci racconta di città e genti straniere ma, procedendo nella lettura, ci si rende conto che il vero grande viaggio è quello da lei vissuto attraverso il mondo degli affetti, delle amicizie e degli amori. Fabiana si affida al caleidoscopio oggetto magico che scombina le coordinate spazio-temporali e permette alla protagonista, solo in età matura, di conoscere, o meglio di riconoscere, l’uomo della sua vita. Rifacendosi ai modelli della mitologia classica, l’autrice introduce il personaggio di Eros, il dio dell’amore, che guida i sogni di un uomo segnato dal tempo e dalle vicissitudini. Costui scrive a Fabiana e sostiene di essere il suo amico di giochi della prima infanzia, quell’Eros che Fabiana amò da bambina, ma che poi abbandonò lasciandolo nella più nera disperazione. Come se stesse vivendo un incantesimo, Fabiana si trova di fronte la proiezione dell’uomo che ha sempre sognato, in quanto simbolo dei suoi desideri mai realizzati. Attraverso le pagine del romanzo, l’autrice lancia un messaggio: “La mia speranza è che il libro risulti di aiuto soprattutto a quelle persone che non sanno più sognare e amare”. Ora l’autrice ci ripropone, in edizione da lei rivista e corretta, questo suo primo romanzo.