Genoveffa Pomina

Nella vita ha vissuto esperienze fondamentali… Ha creduto alle cose quanto bastava per renderle speciali. Ha dovuto affrontare fatti che l’hanno tormentata per anni, ha superato ostacoli e imparato ad essere se stessa. Il cervello è elastico ma non infinito… Può tendersi tanto oppure tanto per troppe volte… Poi si strappa. Il tempo vorticoso non si sa mai dove trascinerà. Le cose che sfrecciano come dardi nella memoria si fondono appartenendo le une alle altre. Le conversazioni sono il bianco della tela di un quadro, le risate e i ricordi sono pennellate che via via si accumulano nel quadro… Tutte sono emozioni. Le emozioni che a volte fanno paura e talvolta compagnia. Perché la verità è che non si è sufficientemente equipaggiati per gestirle. I sogni e le persone sono come una coppia di attori intrappolati in un’assurda interpretazione senza traccia di trama o storia. Incapaci di cambiare recita, aspettiamo una specie di esorcismo per affrontare le cose a viso sereno o cercarne un qualche risarcimento. Forse così alla fine i ricordi e i sogni potranno liberarci per sempre. “Ho avuto una vita felice?”: ci chiediamo tutti. La domanda racchiude in sé tante dimensioni e tanti strati… Spesso sull’orlo di un vulcano… Altre in un guscio vuoto. Ma gli anni hanno riempito quel guscio e questa domanda aspetta ancora una risposta. Presente e passato risultano intrecciati fittamente; si desidererebbe restare vincolati ai ricordi ma soltanto a quelli belli. Tutto ciò che si è fatto e tutto quello che forse ancora si vorrebbe fare… Si impara che il mondo non vede la nostra anima:  non gliene importa nulla delle nostre speranze, sogni, desideri e dolori. Il comportamento umano è incoerente, imprevedibile. I sentimenti devono essere illuminati dall’intelligenza per tramutarsi in vero amore e l’intelligenza deve essere illuminata dai sentimenti per diventare saggezza... E tutto questo accade mentre la vita galoppa via e la nostra storia è segnata dalle rughe che incidono i volti, senza rivelarne i segreti… Assoluzione o amnesia per continuare ad esistere?