Un libro di poesie, un cercar di parole su fogli di carta, con tante sfumature, mutazioni e mescolanze, mentre il rumore del tempo scandisce le ore. Quando si cerca una voce, si trova solo il silenzio; quando si cerca il silenzio ecco che quel segreto interruttore nascosto nei pensieri, preme su qualcosa di sopito come un brusio di interferenza. Tutto si fa silenzio… L’affresco del silenzio dove la luce del tempo vero confronta presente e passato, sottolinea malinconiche nostalgie dove la penna scrive. La penna vive di parole… A volte si ferma in un meditato riposo quando un’immagine, un suono, un profumo, un’emozione ritorna. Allora le si mettono guinzagli e lei guarda ansiosa, aspettando il soffio appassionato di sorrisi, illusioni o tristezze… Ma stanca ormai dell’inconcludenza ha voglia di riposare. E così la si abbraccia e la si fa tornare in vita… Ha forse paura di svelare qualche segreto? Si rimette penna e foglio nel cassetto per non far cozzare risposte e dubbi… Ma lei scaltra, coraggiosa seppur mite, riprende battagliera il filo immaginario… Sfugge su un desiderio assopito, su una folla di pensieri e scrive nella mente. In questo libro ci sono tante parole e in queste parole c’è tutta la vita, dell’autrice e non solo… Sono importanti le parole, non bisogna sciuparle. Scrivere è uno sguardo nella verità, affrontare le tante immagini in relazione a quanto si vuole comunicare, esprimere. La fiducia della parola è fiducia della vita… Messaggio capace di rinnovare. Le parole sono mutevoli e interpretabili, rappresentano il cuore e i sentimenti, sono la tela invisibile che si tesse per far capire meglio, per costruire una nicchia di affetti in grado di superare gli assurdi test sull’umanità, sulla sensibilità ed intelligenza. Ma scrivere è anche una spinta a reagire, il pungolo per ritrovare la fiducia e la tenacia a continuare. Spesso si ha bisogno di penetrare nel nulla per vedere ciò che si vuole… Scintilla nel buio o soltanto il lancio di un grido per farci sentire? Nulla è più rumoroso del silenzio. Un piccolo silenzio sussurra addosso… Urla indifferente da un cassetto dove si sono riposti sentimenti, abbracci e parole amiche. Perciò, ascoltando questo silenzio lo si descrive come l’ombra d’un gabbiano vagante che richiama la compagna al nido… Una voce bambina che infrange tutto e getta note di gioia… Una voce del vento dentro i pini… Un silenzio fallace fra ingannevoli e suadenti sogni impossibili… Un segreto bisogno d’appoggiarsi ad un’altra solitudine… Un morire a brandelli prima di morire del tutto.