Vito (Pacelli) mi fa: “Dimmi il tuo parere sul nostro lavoro”. È una parola. Lui al momento mi ha stravolto la vita. All’inizio di dicembre gli spedisco li mio libro “I Promessi Sposi e La Lettera Scarlatta”, un romanzo storico, originale se non unico. Alla fine del mese era pubblicato. D’accordo, la mia opera l’ho scritta di getto in due mesi, dopo altri di turbamenti neuronali (sogni e fantasie sugli eventi narrati nel libro), causati da una dismnesia: difficoltà a distinguere i sogni e le fantasie dalla realtà. Ecco, io, un pò nevrotico, malgrado i miei 74 anni, mi considero sprint; e influenzato dal colorato sprint del suo sito, mi sono rivolto a lui per farmelo pubblicare. Lui, non soltanto me lo ha pubblicato (in quattro e quattr’otto) e messo in vendita in rete; ha fatto di più. Ha passato il mio testo agli oltre 300 lettori e critici del gruppo editoriale, i quali lo hanno inviato a Casa Sanremo Writers e loro, tra altri 623 autori da tutta Italia, mi hanno selezionato e collocato tra i 19 finalisti del concorso nazionale scrittori. Non basta. Tra otto giorni dovrò essere a Sanremo e sottopormi ad una intervista, live: in DIRETTA!!! Felicemente stressato, auguro a Vito e a tutti i suoi collaboratori buon lavoro. Giovanni Bertini.
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Giovanni Bertini, è un perito stimatore che ha lavorato 41 anni, di cui 30 nella CULMV di Paride Batini, nel porto di Genova. (Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie; fondata nel 1946, già presente sin dal 1340). A seguito di una botta in testa e a sua insaputa, si è messo a scrivere. Adesso spera ardentemente in un’altra per rinsavire! Questo libro è il secondo che ha scritto, il primo “Il portuale che si credeva Montanelli”, lo scrisse durante un altro turbamento neuronale.