“Clelia d’autunno” è la storia di una donna, di una madre, di una moglie affetta da una grava forma di schizofrenia, che trova nella scrittura, e non solo, un modo per iniziare il proprio personale, unico, irripetibile percorso di evoluzione... Abbandonata dal marito, privata dall’affetto dei figli, ingiuriata, maltrattata da uomini “neri”, l’autrice riuscirà a trovare quella normalità che tanto ha cercato disperatamente. “Clelia d’autunno” non è la descrizione di un caso clinico, l’autrice non racconta nè l’insorgere della malattia nè le cure mediche praticate, ma parla delle esperienze e degli eventi che hanno accompagnato la malattia. Oggi Clelia d’autunno” vive con i suoi genitori, può vedere sempre più spesso la figlia di 10 anni, ha rapporti quotidiani con gli altri due figli dei quali, in qualche forma si prende cura... Questo libro si legge tutto d’un fiato, meraviglia per la sua essenzialità, in poche parole, in poche battute è racchiuso tutto il dolore di una vita, che instancabilmente l’autrice cerca di migliorare dandole un senso. “Clelia d’autunno” è un percorso d’accettazione piena di sè e, quindi, una storia di Rinascita.