La storia di questi racconti che vanno dagli ultimi anni dell’Ottocento ai giorni nostri raccoglie storie, immagini, personaggi romanzati e ricordi autobiografici sui vari periodi. Hanno la modesta pretesa di un discorso sulle tre fatidiche domande: – «Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?» – in aggiunta alla quarta inespressa da chi scrive «Dove vogliamo o non desideriamo andare?» Molti racconti – scritti in epoche diverse, – originariamente sono stati stilati durante il percorso scolastico dei miei figli e nipoti dalle scuole elementari all’università, con lo scopo di facilitare la comprensione degli accadimenti che interessarono la nostra Regione Friuli-Venezia Giulia. Il nostro territorio è passato sotto cinque bandiere diverse: riunita sotto l’Impero Asburgico e Napoleone fu divisa e spezzettata durante le due guerre mondiali infine occupata dall’esercito angloamericano e da quello jugoslavo. Finalmente ora fa parte della Repubblica Italiana a scapito di grosse perdite del suo originario territorio. Con l’entrata nella Comunità Europea, si cerca di recuperare un percorso comune per molti Stati che hanno condiviso tante vicende. Ciascuno di essi vorrebbe mantenere la specificità di usi, costumi, lingue e dialetti – un progetto ciclopico che sarà tutto da riscrivere e reinventare, senza uscire – sarebbe una grave perdita – dai legami emotivi e viscerali che ci legano da secoli. Tutto è possibile che avvenga in un futuro prossimo se quelli che verranno dopo avranno smussato le passate incomprensioni, i razzismi, le ideologie nefaste, i luoghi comuni, i piccoli e grandi campanilismi, per voltare finalmente pagina e procedere insieme nonostante le diversità.