“La mia vita durata 90 anni, scritta a 36, finita di scrivere a 37” è una bizzarra autobiografia, collage di finzione e vita reale. Spaccato di una realtà di paese fatta di caricature e fantasiosi personaggi. L’autore descrive se stesso e gli altri con tagliente ironia, trascinando il lettore in un mondo in cui non riesce più a distinguere il vero dal falso. Una lettura coinvolgente, fatta di brevi pensieri, giochi di parole e fraintendimenti. Apparente opera che sfugge alle regole della comprensione, che si beffa del tempo e della realtà, si riscatta in un finale inaspettato, profondamente radicato in sentimenti autentici e concreti.