La strega, “nella storia e nella leggenda” della Sardegna e, in particolare, di Villacidro, importante cittadina sui rilievi al limite del Campidano occidentale, è la protagonista dei racconti di questo libro, Cogas, narrati con penna decisa e netta, preceduti da una breve introduzione che dà lumi sulle sue origini, sul suo nome, sulle testimonianze, sui documenti che la riguardano, una “premessa” necessaria per la sua conoscenza.
Sono quattordici originali storie di coghe, donne capaci di volare e di cambiare aspetto, di sedurre e d’ingannare, d’esser malvagie, ma anche di manifestare, a volte, molta sensibilità e umanità; e due intricate storie di stregoni. La loro esistenza è collocata in luoghi e tempi determinati, dentro precisi avvenimenti storici della Sardegna, ma soltanto per dare all’invenzione e, meglio, alla fantasía, apparenza di realtà o, a questa, attraverso la sua illusoria ricostruzione di quantità e di qualità, di spazi, di ore, mesi e anni, efficaci effetti protettivi d’apotropaica forza, per buon augurio e per divertimento del lettore.
Ogni racconto ha come titolo il corrispondente nome del suo personaggio, dall’iniziale “Catalía coga” fino al conclusivo “Mabullu”.
Sono narrazioni in cui si scopre il piacere della lettura col fiato sospeso, pàgina dopo pàgina; ma sempre con un ossigenante sorriso che spunta nelle labbra e negli occhi.