Strutturalmente, il libro presenta due sezioni, che staccano, nel tempo, i periodi di composizione. Vi si trovano intercalate note dell'Autrice, che valgono, nella sua intenzione, come esposizione del suo pensiero e come introduzione ai versi che seguono. L'Autrice stessa afferma che, in essi, mette in risalto i sentimenti che affiorano o riaffiorano nel suo animo, grazie a quei fili d'oro che ritrova “nei colori di un pittore, in versi d'amore, in musiche andate”. Come un’elegante Equilibrista, scorre “il filo sempre teso della vita”, sorretta, a volte, anche dalla fantasia, che la trasporta “in Alte Dimensioni”. Con molti versi, rivela «il diletto e la necessità di sconfinare nell’Irreale», per lei «sinonimo di Spirituale». Più ampiamente, esprime «l'amore per la Vita, che, con la sua fiamma sempre accesa, offre, preponderante, la migliore occasione di scoperta di ogni bellezza, in una proiezione continua verso altra Vita, pronta ad accoglierci come fanciulli».
Nello scorrere del quotidiano, Iosè Bertò ha affidato spontaneamente ai versi i moti del suo animo, per un bisogno personale di fermare momenti emozionanti ed importanti del suo vissuto. Della poesia, l’autrice ha un concetto ben definito, “dev’essere elegante ed immediata nella trasmissione del suo contenuto”. La sua è una poesia accentuativa.