I miei racconti sono assimilabili a novelle più o meno inventate. Alcune rispecchiano la gioiosa natura della primavera: “La collina dei fichi d’india”, altri si riferiscono ad accadimenti inventati, seppur tragici nella loro trama, come il racconto dal titolo: “Portami via con te” o drammatici, come “Svegliati amica mia”, ed altri tristi, come il racconto dal titolo: “Amori incompresi”, tratto da una storia d’amore realmente vissuta e finita. Altri racconti sono incentrati su aspetti umani come il racconto dal titolo: “Animo nobile”. Altri ancora sono basati sul surrealismo, come: “Un’anima, una guida” e “Un’altra dimensione”, ed anche “E vedo gli angeli gioire”, dove si potrebbe intendere un mondo parallelo al nostro, dove io immagino di trovare le anime dei miei cari. Infine, nella novella “Vorrei ricordarti com’eri” vi è la consapevolezza dell’autore del decadimento di quello che era un borgo marinaro molto piacevole, seducente e frequentato dagli abitanti della vicina città di Palermo, anche d’inverno: Mondello.