“Alla fine della strada” è uno spaccato di vita di chi fa ricerca in Italia, con i mille problemi di chi dedica la propria esistenza all’amore per la conoscenza, l’innovazione e il progresso, e lo fa con serietà e passione ma trova sulla propria strada gli ostacoli dell’inefficienza, della burocrazia e di chi non ha voglia di fare, e si scontra quotidianamente con coloro che esercitano il potere per i propri interessi personali. Ma questo romanzo è anche lo scorcio sulla vita privata di un uomo diviso fra la passione per il proprio lavoro, gli affetti familiari e l’amore per la collega che cambierà il suo destino. Il protagonista affronta difficoltà e fallimenti, ma alla fine trova il modo di resistere e la strada da seguire per restare attaccato alla gioia di vivere. Sul Kilauea, il più attivo dei vulcani hawaiiani, dove avverti il calore del magma sotto di te e il paesaggio è un’immensa distesa nera di lava “come una colata di liquirizia”, cresce e riesce a vivere un piccolo arbusto con in cima un bellissimo fiore rosso: l’O’hia tree. Nel romanzo, la similitudine tra l’O’hia tree e la vita del protagonista è il messaggio che invita a resistere e reagire alle avversità della vita e della società senza farsi sopraffare e vincere.
Libro interessante...sembrerei di parte essendo la compagna dell'autore, ma l'obiettività in tal caso è d'obbligo. Come ricercatore del CNR, egli scrive questo romanzo sull'onda del successo ma anche della rassegnazione. Rassegnazione nata dall'aver vissuto lo stato inverosimile di stagnazione della ricerca in Italia. Duplice scopo del libro: da un lato l'autore mostra con sagace ironia le problematiche irrisolte di certa inefficiente e inefficace burocrazia nell'ambito della ricerca scientifica ed in particolare di quella inerente l'ambiente, e dall'altro egli esprime un forte slancio emotivo per l'innovazione e il progresso tra insuccessi, difficoltà e ostacoli. Come l'Ohia tree, arbusto resistente alle alte temperature sul vulcano hawaiano Kilauea, l'autore del romanzo cerca di resistere all'inerzia e alla totale indifferenza di coloro i quali ogni giorno operano solo a loro vantaggio. La strada dell'amore per la scienza è sì lastricata di soddisfazioni, ma anche di cocenti delusioni, come quella dell'amore per la collega di lavoro. La loro relazione è condizionata dallo srotolarsi di avvenimenti che non appagano i due protagonisti della storia d'amore e la loro relazione si dissolverà insieme ai loro sogni. Le figure femminili svettano per importanza affettiva, ciò indicativo di un serio approfondimento psicologico dello scrittore concernente le stesse. A ciò si aggiungono i personaggi incontrati "nel cammin di nostra vita", figure di primo piano e altre meno... La vita è come il palcoscenico di un teatro: le quinte, i fondali si avvicendano, si susseguono scene di vita vissuta tra conflitti familiari, momenti drammatici e storie d'amore possibili ma mai iniziate.