Giulio, protagonista del romanzo, è un informatore scientifico farmaceutico. È l’uomo che è stato ricoverato privo di coscienza in ospedale, per una grave ferita alla testa. Al suo risveglio si vedrà costretto a sopportare violenti dolori e, soprattutto, particolarissimi “stimoli luminosi”, che in un primo momento gli risulteranno del tutto incomprensibili. Poi, una ristretta, reale visione, gli farà finalmente capire che è disteso nel letto di una camera d’ospedale. Prima di entrare nello stato comatoso, Giulio riuscirà, con la forza del pensiero, a far rivivere gli eventi che l’hanno portato a crearsi una fantasiosa forma umana dai contorni confusi, e in buona parte assenti, che chiamerà “Progetto” e che altri non sarà se non il suo interlocutore. “Progetto”, quindi, è una figura che non ha alcuna relazione con la realtà e che, invero, conosce fin troppo bene le “sue realtà…”. Insieme a lui, Giulio ricorderà e ripercorrerà fatti ed episodi nei quali non mancheranno manifestazioni di affetto ed amore ma, al contempo, sciagure e drammi familiari che, in passato, lo hanno financo costretto ad uccidere. “TU CI SEI SE IO CI SONO” dice Giulio a “Progetto” che, perciò, risponde: “IO CI SONO FINCHÉ TU VORRAI”.