Il romanzo ripercorre il modo di vivere a Trieste e nell’Istria montana nel periodo antecedente la Prima Guerra Mondiale. Oltre alle cruente battaglie sul fronte russo e la prigionia delle truppe austro-triestine si narra del sofferto dopoguerra a Trieste che si concluderà con la nascita dell’odio razziale e l’esclusione dei cosiddetti nativi o immigrati dalla vita sociale. Il romanzo con i suoi protagonisti è immaginario ma si riferisce a fatti realmente accaduti. Il romanzo si completerà in parte con una massiccia emigrazione di intere popolazioni da un’Europa divisa e affamata con milioni di profughi in viaggio verso gli Stati Uniti e con la loro difficile integrazione nel Nuovo Continente